Nazione: Stati Uniti
Anno: 2017
Durata: 115 min

Genere: Commedia, drammatico
Regia: Martin McDonagh
Attori: Frances McDormand, Woody Harrelson, Sam Rockwell, Caleb Landry Jones
Voto Filmantropo:


 

 

 

 

Ebbing, Missouri. Mildred Hayes (Frances McDormand) è una madre divorziata e con un figlio a carico, di nome Robbie. A circa un anno dalla morte dell’altra figlia, Angela, violentata e bruciata viva, si accorge che sulla strada che porta alla sua casa vi sono tre cartelloni pubblicitari non utilizzati. Decide di affittarli per esporre tre frasi con scopi provocatori, nei confronti di chi ancora non si è mobilitato per arrestare il o i presunti assassini della figlia: ovvero la polizia.

 

 

Vincitore di quattro Golden globes, Tre manifesti a Ebbing, Missouri colpisce direttamente il cuore dello spettatore per quello che vuole trasmettere, ma per lo più per la capacità di raccontare ciò che si annida alla base della sofferenza che può colpire un essere umano. Una storia di repressione e di disagio capace di prendere delle strade non del tutto accettabili, ma necessarie per dare libero sfogo al malessere dei protagonisti. Mildred Hayes (Frances McDormand) non avendo ancora notizie sull’arresto di nessuna persona, in merito all’uccisione della figlia mentre veniva stuprata, decide di affiggere tre cartelloni pubblicitari provocatori nei confronti delle forze dell’ordine, considerati dalla donna i responsabili dell’accaduto. Cartelloni carichi di significato e dal sapore affranto, per una mamma che di colpo si trova priva della figlia e messa a nudo emotivamente, dalle perdite in ambito famigliare. La perfetta Frances McDormand non solo viene “svestita” per la straziante situazione, ma si deve confrontare con un perfetto Sam Rockwell. Impetuosa l’interpretazione dell’attore di Iron Man 2 nel ruolo dell’agente Jason Dixon, omofobo e razzista poliziotto con un passato dietro alcool e violenza. Un intreccio e un legame perfetto, si instaurerà fra i due protagonisti, che hanno la necessità di dare libero sfogo alla loro rabbia, ma soprattutto la consapevolezza nel comprendere quale sia il prezzo che ha da offrire il dolore, cercando di metabolizzarlo definitivamente. Al duo corale va aggiunto un instancabile Woody Harrelson nel ruolo dello sceriffo Bill Willoughby. Originale e senza imperfezioni la sceneggiatura di Martin McDonagh che accompagna lo spettatore, provando a immedesimarsi e incarnarsi nei disagi dei protagonisti, senza mai annoiare lo spettatore con dialoghi e battute sempre perfettamente coordinate e mai fuori luogo. Premio per la migliore sceneggiatura alla 74ª Mostra del Cinema di Venezia e vincitore del People Choice Award al Toronto International Film Festival, Tre manifesti a Ebbing, Missouri di Martin McDonagh è una commedia con una smisurata potenza espressiva, il cui fulcro trova sfogo nella manifestazione di una rabbia assai cruenta e incontrollabile. Da definirsi Film completo per McDonagh, dopo l’esordio con In Bruges – La coscienza dell’assassino (anno 2008).

 

 


 

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