Nazione: Stati Uniti d’America
Anno: 2017
Durata: 103 min
Regia: Jordan Peele
Attori: Daniel Kaluuya, Allison Williams
Voto Filmantropo:
Chris, afroamericano fidanzato con la bianca Rose, deve incontrare i genitori di lei in un weekend apparentemente normale. Ma delle scoperte inquietanti turberanno quella che doveva essere una pura formalità..
Diretto dall’esordiente Jordan Peele, e candidato a numerosi premi oscar (miglior film, miglior attore, e miglior sceneggiatura originale i principali) Get out ha l’ambizioso progetto di dividersi e spaziare tra numerosi generi (thriller, horror, commedia) inserendo al tempo stesso anche la tematica razziale, sempre di moda ed attuale negli USA. L’obiettivo è quindi quello di creare un melting pot che possa soddisfare diversi palati e contestualmente dare qualche spunto di riflessione. E’ una operazione riuscita? A metà. La tensione è sicuramente presente, molto meno la componente horror, con un ritmo decisamente sostenuto che trova un interessante sviluppo ad iniziare da una prima parte preparatoria che fa da preambolo allo sviluppo successivo che porterà Chris a conoscere qualcosa di orribile ben celato. La trama è alquanto banale, difetto mitigato dall’ottima regia di Peele e dall’interpretazione dei principali protagonisti che si avvalgono di un ritmo narrativo scorrevole. Il principale difetto è, quindi, la tensione che va diminuendo con una progressione direttamente proporzionale allo scorrere dei minuti fino al finale decisamente “chiamato” aspettando un colpo di scena, un qualcosa di geniale, che possa sollevare la pellicola nell’olimpo di quei film meritevoli di un premio e da poter riguardare sempre piacevolmente, scolpiti nella memoria del tempo. Purtroppo non è questo il caso di Get out, un ottimo prodotto che non sempre riesce a mescolare correttamente e coerentemente generi diversi che richiedono specifiche dinamiche qui mancanti. Senza dubbio merita una visione, e difficilmente vi lascerà delusi, ma gli oscar sono tutt’altra cosa.
Piccola nota che potrebbe penalizzare ulteriormente la visione è il rimando ad una pellicola passata decisamente in sordina nel 2005, The Skeleton Key.