Nazione: Giappone
Anno: 2017
Durata: 102 min
Genere: Animazione, fantastico, avventura
Regia: Hiromasa Yonebayashi
Casa produzione: Studio Ponoc
Voto Filmantropo:


 

 

Mary Smith è una ragazzina di dieci anni, dai folti e ribelli capelli rossi. In estate va a trascorrere le vacanze presso la casa di campagna della prozia. Un giorno però, nel seguire due gattini nel bosco, trova uno strano fiore azzurro e luminoso. Quando il giorno dopo uno dei due gatti scompare, Mary ritorna nel bosco per cercarlo, ma trova una scopa incantata. La scopa, la porterà all’Endors College, la scuola di magia diretta da Madama Mumblechook e dal Dottor Dee.

 

 

Trasposizione animata del romanzo per ragazzi La piccola scopa della scrittrice britannica Mary Stewart, Mary e il fiore della strega è anche il primo film animato prodotto dallo Studio Ponoc. Lo studio d’animazione fondato nell’aprile 2015 da Yoshiaki Nishimura e Hiromasa Yonebayashi, e composto da una serie di persone che hanno lavorato presso lo Studio Ghibli fondato da Hayao Miyazaki e il rimpianto Isao Takahata. Il film diretto da Hiromasa Yonebayashi è un delicato dipinto, arricchito da note capaci di strizzare l’occhio a Kiki- Consegne a domicilio, e per alcuni tratti legati all’avvicendamento accademico, alla saga di Harry Potter. Proprio la saga della scrittice Rowland è in parte fonte d’ispirazione del lungo metraggio della casa Giapponese. Una pellicola concepita nel suo insieme per descrivere il Sol Levante, stato degli incanti che si mescolano con l’amicizia. Quell’amicizia tra i protagonisti Mary e  Peter che volano toccando il cielo, fino ad arrivare ad accarezzare richiami legati al mondo della filosofia (il gatto Confucio). Una protagonista, lentigginosa e dai capelli rossi, che ha comunque il carisma delle grandi occasioni, sapendo che nel momento topico della storia sarà ancora la strega per una notte. Aria, terra, acqua e fuoco: elementi tipici della filmografia di Hayao Miyazaki, che il regista di Quando c’era marnie (2014) cerca di narrare, specchiandosi con la corrente di uno dei padri fondatori del famoso Studio Ghibli. Risultato finale, ne consegue che Mary e il frutto della strega è un buon film orchestrato bene nel suo insieme (disegni, musiche e sceneggiatura), ma che di fatto non è in grado di raccontare nulla di diverso, rispetto a quanto già visto nei lungometraggi d’animazione Giapponese. Presentato in anteprima al Napoli Comicon 2018

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *