Nazione: Stati Uniti
Anno: 2017
Durata: 94 min
Genere: Drammatico, commedia
Regia: Greta Gerwig
Attori: Saoirse Ronan, Laurie Metcalf, Tracy Letts, Lucas Hedges, Timothée Chalamet, Beanie Feldstein
Voto Filmantropo:
Anno 2002. Christine “Lady Bird” McPherson (Saoirse Ronan) è una studentessa dell’ultimo anno di un liceo cattolico della periferia di Sacramento. Vive con i suoi genitori, con cui non ha un buon rapporto, ed è la migliore amica di Julie Steffans (Beanie Feldstein), con cui si iscrive al corso di recitazione e dove incontra un ragazzo di nome Danny O’Neill (Lucas Hedges). Dopo aver fatto domande per varie università, con l’obiettivo di andare al di fuori della California e contro il volere della madre per motivi economici, riceve la notizia cdi essere stata messa in lista d’attesa per un’università di New York
Torna alla regia Greta Gerwig, una delle attrici femminili più famose del cinema indipendente americano, per girare Lady Bird un’opera che tutti gli effetti può essere anche definita la biografia della stessa regista. Vincitore del Golden Globe per il miglior film commedia o musicale, alla basa della narrazione c’è la città di Sacramento e la volontà di sognare l’ipotetica città perfetta di New York, che per molte persone californiane può rappresentare un vero raggiungimento di un sogno e la possibilità di diventare davvero qualcuno. Le chiavi di questo sogno vengono affidate a Christine McPherson detta anche Lady Bird, capace di impersonare una ragazza che ha voglia di emergere, contrariamente al volere della mamma che preferirebbe tenerla vicino a casa e lontana dalla East Coast. Questa divergenza porterà alla nascita di una sorta di astio, che sarà in parte anche il motore trainate del film, attraverso una buona e ben amalgamata sceneggiatura, in cui si contraddistinguono nei rapporti familiari e nelle relazioni sociali, le voglie e le ambizioni che crescono in chi è adolescente e le paure di chi col tempo invecchia e va avanti con gli anni. Un film sull’adolescenza giovanile ma anche una chiara riflessione su l’uomo afflitto, nel momento in cui si fanno i conti con il tempo e con l’avanzare dei giorni. Perfetto e umile nel suo insieme, come la regista decide di raccontare questa fase attraverso gli occhi e le sembianze della protagonista, interpreta da una magistrale Saoirse Ronan, pienamente a suo agio nel ruolo dell’adolescente, a volte anche ribelle. Un film dedicato alla città di Sacramento, per la regista che è la quinta donna a ricevere una candidatura agli Oscar (vinto finora solo da Kathryn Bigelow).