Nazione: Stati Uniti
Anno: 2018
Durata: 128 min
Genere: Azione, avventura, fantascienza
Regia: Juan Antonio Bayona
Attori: Chris Pratt, Bryce Dallas Howard
Voto Filmantropo:

 

 

Sono passati tre anni dal fallito tentativo di apertura del nuovo Jurassic Park su Isla Nublar. Un vulcano prossimo all’eruzione accende un serrato dibattito sull’opportunità di salvare o meno le creature dell’isola..

 

 

Arriva nelle sale il capitolo numero due della saga più amata a tema dinosauri a distanza di tre anni dal primo film che ha visto il parco risorgere sulla famigerata Isla Nublar. Senza troppi giri di parole il termine che più si adatta a definire questo Jurassic World è preludio. Tutto quello che Bayona mette in scena spinge incessantemente lo spettatore ad avvertire la sensazione di assistere ad un prodotto che sembra, con il passare dei minuti, sempre più essere il preludio ad un qualcosa che dovrà venire e non a quello che è. Ed in effetti, giunti alle ultime scene, è così. Il film non è niente altro che la preparazione del capitolo numero 3, quello che sarà realmente un Jurassic World, quello dove la nuova mecca degli amici risorti dall’ambra sarà nientemeno che l’intero pianeta. E dove qua il loro (piccolo) regno viene distrutto per cause naturali nella (forse) ultima apparizione al cinema tra tre anni toccherà ancora a Chris Pratt cercare di mettere una pezza alla solita e bieca cupidigia di personaggi in cerca di fama e soldi. Nonostante questo doveroso preambolo il film rimane comunque molto gradevole con una sezione tecnica di tutto riguardo dove, soprattutto nella prima parte, la industrial light&magic ancora una volta è motivo di sfarzo e prestigio per un comparto che purtroppo viene dato troppo spesso per scontato, quello degli fx (vedere a titolo esemplificativo il pessimo lavoro fatto con Han Solo a tal proposito). L’azione quindi abbonda inframezzata abbastanza spesso da momenti decisamente sentimentali ed emozionali molto Spilberghiani. Chris Pratt porta in scena il suo solito personaggio sfrontato e guascone con la battuta perennemente a portata di mano ed una alchimia con la controparte femminile interpretata da una solare e raggiante Bryce Dallas Howard assolutamente azzeccata. Non mancano dei passaggi un po’ forzati e qualche evidente errore di script ma siamo sicuri che andando a vedere un film su dinosauri redivivi e (molti) personaggi redimorti ci si può passare sopra con una certa leggerezza consci del fatto che questo rimane ”solo” puro e frivolo intrattenimento. Lo score musicale, ad opera di Michael Giacchino, riprende in taluni punti quello originale, stampato nell’immaginario collettivo, di John Williams senza aggiungere nulla di personale. È un buon film, in conclusione, intrattiene sufficientemente senza scadere mai nella noia o nella parodia. Sicuramente sarebbe stato molto apprezzato uno sforzo in più sulla storia che, a questo punto, speriamo sia stato dedicato totalmente per la chiusura di questa nuova trilogia.

 

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