Nazione: Stati Uniti d’America
Anno: 2018
Durata: 130 min
Genere: Fantastico, musicale
Regia: Rob Marshall
Attori: Emily Blunt, Lin-Manuel Miranda, Ben Whishaw, Emily Mortimer, Meryl Streep, Colin Firth
Voto Filmantropo:
Dopo 54 anni ritorna al cinema la governante, praticamente perfetta sotto ogni aspetto, tanto amata dal pubblico e da Walt Disney. Il ritorno di Mary Poppins, ispirato al romanzo “Mary Poppins ritorna” del 1934 di P.L.Travers,narra la nuova fantasiosa avventura di Mary e della famiglia Banks nella fumosa Londra ai tempi della grande depressione. Mary riuscirà a evitare lo sfratto della famiglia Banks dalla storica casa di viale dei Ciliegi 17?
Dopo 20 anni gli ormai cresciuti Michael e Jane sono alle prese con un grosso problema, la notifica di sfratto a causa dei debiti contratti con la banca da Michael, dopo la morte di sua moglie Kate. Ma le novità non sono finite qui, Michael deve badare anche ai suoi tre figli: Annabel, John e Georgie, mentre Bert, partito per un giro intorno al mondo, è stato sostituito nel suo ruolo dal lampionaio giovane e ottimista Jack. Non tutto però è cambiato in viale dei Ciliegi, l’ammiraglio Boom, highlander, continua a scandire il tempo e a far tremare le pareti di casa Banks a furia di cannonate con un piccolo ritardo sui rintocchi del Big Ben.
Per fortuna il vento torna a soffiare da Est e qualcosa di strano sta per accadere nella Londra del 1930. E, aggrappata allo storico aquilone rattoppato, Mary Poppins is coming to town. La famiglia Banks ha di nuovo bisogno di lei. I debiti, la perdita della madre, e la grande depressione hanno costretto a crescere troppo in fretta i tre piccoli Banks, mentre Michael e Jane, immersi nei loro problemi da adulti, hanno dimenticato le lezioni di vita di Miss Poppins. Mentre il rapporto di Michael con i suoi figli continua a peggiorare, il signor Wilkins, il direttore della banca, è determinato a prendersi la casa dei Banks con ogni mezzo. Ma tranquilli ci pensa Mary, forse…
Risulta impossibile commentare l’opera di Marshall senza compararla alla sua capostipite. Fin dall’inizio Il ritorno di Mary Poppins sembra più strutturato sotto il punto di vista della sceneggiatura rispetto al suo predecessore del 1964. Da un musical ci si aspetterebbe una serie di performance musicali e danzanti legate da una flebile trama. In questo caso la regia esperta (Chicago, Nine e Into the Woods) prova a superare questo cliché, forse per necessità legate agli attori, non riuscendoci pienamente. Questo tentativo toglie la centralità del ruolo di Mary, egregiamente interpretata da Emily Blunt, filo conduttore del vecchio blockbuster. Mary torna a Londra, ma alla fine del film ci si chiede il perché. Il suo ruolo è poco funzionale alla storia e tutti i problemi della famiglia Banks sono risolti dalla famiglia stessa. La crescita personale dei componenti della famiglia è stimolata, solo in modo marginale, dalla magica tata. Le performance “musical” degli attori sono di buon livello, ma purtroppo non comparabili a quelle di Julie Andrews e Dick Van Dyke (rimane in sospeso il giudizio sul canto troppo influenzato dal doppiaggio).
Gli effetti a tecnica mista (fusione tra live action e animazioni) sono di ottimo livello, superiori all’originale grazie all’utilizzo massiccio della tecnologia. L’ambientazione, in una realistica Londra degli anni 30’, fa da ottimo contrasto alle atmosfere fantastiche realizzate dalle magie di Mary. Chissà se questo nuovo tuffo nell’animazione classica Disney avrà un seguito.
La colonna sonora, affidata a Marc Shaiman e Scott Wittman e supportati da Richard M. Sherman, compositore del film originale, non regge il confronto con le canzoni originali a causa di testi complessi e musiche non orecchiabili, influenzate in alcuni casi isolati da sonorità moderne quali il Rap.
Il film in perfetto in stile Disney è farcito di numerose citazioni tratte dal film originale e dai camei di Angela Lansbury (scartata per il ruolo di Mary nel film del 1964) e Dick Van Dyke. Apprezzabile la scelta di Julie Andrews che non è voluta apparire per non rubare la scena a Emily Blunt.
In conclusione film musicale che nel complesso risulta molto godibile e degno del suo predecessore, ma non completamente alla sua altezza. Vale comunque la pena aspettare la scena finale per assaporare fino in fondo la magica atmosfera del mondo di Mary Poppins. Per i più nerd conviene aspettare un nuovo reboot spaziale con Yondu e Groot adolescente come suggerito da numerosi fotomontaggi nel web.