Nel 1971, durante la guerra del Vietnam, cinque soldati afroamericani vengono incaricati di recuperare il contenuto di un aereo della CIA precipitato. Scoperto che il contenuto è una cassa piena di lingotti d’oro, decidono di sotterrarla in un luogo segreto per poi recuperarla alla fine del conflitto. Il caposquadra Norman (Chadwick Boseman) però viene ucciso e il campo successivamente livellato da un bombardamento, rende impossibile il ritrovamento della cassa.
Nazione: Stati Uniti
Anno: 2020
Durata: 154 min
Genere: Drammatico, guerra
Regia: Spike Lee
Attori: Delroy Lindo, Jonathan Majors, Clarke Peters, Norm Lewis, Chadwick Boseman
Non può esistere periodo migliore per raccontare le tematiche legate al mondo del razzismo, capaci di intrecciarsi con gli aspetti politici, attraverso gli occhi di chi si è sempre battuto per la difesa dei propri ideali. Così Spike Lee, dopo aver vinto il premio Oscar come miglior sceneggiatura originale con Blackkklansman (anno 2019), torna sul grande schermo per raccontare attraverso gli occhi di chi ha per eccellenza questi aspetti nella sua filmologia, la sua idea di storia. Cambia il contesto, il contenuto, ma non si modifica il messaggio e il significato di ciò che il regista di film come Inside man e Malcolm X, ha voluto da sempre mostrare allo spettatore. Vietnam come periodo mai digerito dallo stesso autore e quel tentativo di conquista dello stato asiatico, che ha visto la presenza di un conflitto durato additura quindici anni per la supremazia dei territori. La guerra e le vittime si mescolano per una volta con le relazioni interraziali e la lotta al razzismo che da sempre sta a cuore sin dagli esordi, al regista americano. La storia è quella di cinque amici che tornano sul luogo e sul campo da guerra, che li ha visti in prima linea combattere in nome della nazionale per difendere il senso patriottico e l’identità di nazionale. Alla base di una trama fatta di affetti, il desiderio più grande ha le sembianze di un tesoro che per i protagonisti simboleggia l’anello di congiunzione tra l’amicizia e la sopravvivenza. Alternando flashback di un passato trascorso, montato in formato video diverso dal presente, in stile reportage, Da 5 Bloods prova a fare la guerra raccontando della guerra. Arrivato direttamente in nel catalogo di Netflix, la pellicola inizialmente destinata ad essere presentata al Festival di Cannes, lascia un certo amaro in bocca nello spettatore che si ritrova durante lo svolgimento dei fatti, in presenza di una pellicola che parla più delle conseguenze di ciò che avvenuto in passato che del tratto distintivo che ha cercato di unire i fratelli, tanto da spingerli a tornare in Vietnam anche in onore del amico perso. Un montaggio troppe volte forzato e poco attrattivo come i momenti di flashback, si mescola a dinamiche fatte troppe volte fatte unicamente di dialoghi. Un vero peccato se si pensa che la parte iniziale aveva tutte le caratteristiche per tenere incollato lo spettatore, grazie alla suspense del tesoro da cercare. La durata di due ore e mezza, sembrano essere anche troppe se si analizza nel complesso una storia iniziale di ricerca, che diventa una sfida di sopravvivenza. Poco presente anche per motivi legati alla storia Chadwick Boseman, attore che abbiamo conosciuto nei panni di Black Panters nell’universo di casa Marvel. Il protagonista totale è Delroy Lindo, che con Spike Lee vanta la presenza già in Malcolm X, che prova a dare dinamicità a una storia forse non totalmente raccontata a dovere. Blackkklasman è lontano e nonostante si veda quanto la mano dello stesso Lee sia presente, Da 5 Bloods rimane una delle poche pellicole facilmente dimenticabili del regista nato ad Atlanta.
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