Nazione: Stati Uniti
Anno: 2019
Episodi: 7
Piattaforma: Sky – HBO
Creata da: David E. Kelley
Attori: Reese Witherspoon, Nicole Kidman, Shailene Woodley, Maryl Streep, Alexander Skarsgård, Laura Dern
Voto Filmantropo:
E’ passato un anno dalla notte in cui Perry (Alexander Skarsgård) è morto tragicamente e, nel frattempo, sua madre Mary Louise (Meryl Streep) è andata a vivere con Celeste (Nicole Kidman), per aiutarla con i bambini. Bonnie (Zoë Kravitz), intanto, sembra essere ancora scossa per l’accaduto, mentre Madeleine (Reese Whiterspoon), Renata (Laura Dern) e Jane (Shailene Woodley) si preparano al nuovo anno scolastico.
Basterebbe solo prendere in considerazione la grandissima interpretazione di Meryl Streep (piccola curiosità: Mary Louise, il nome del suo personaggio, è anche il vero nome dell’attrice) per rendere questa stagione imperdibile, ma uno spettatore avvicinatosi per la prima volta allo show (ma davvero ne esiste qualcuno?) potrebbe anche arrivare a pensare che l’ingresso nella serie della tre volte premio Oscar, sia stato un tentativo degli autori di risollevare le sorti di una produzione, fino a quel momento poco riuscita. Niente di più falso, anzi semmai è vero il contrario. La Streep si è unita al cast stellare della prima stagione proprio in seguito all’enorme successo di pubblico e di critica ottenuto dallo show, il quale, occorre ricordarlo, inizialmente doveva essere solo un adattamento dell’omonimo romanzo di Liane Moriarty, non un prodotto seriale: la prima stagione, infatti, avrebbe dovuto essere anche l’unica (tanto che il regista dei primi episodi, Jean-Marc Vallée, nel frattempo, è stato spostato dalla HBO su un’altra miniserie, Sharp Objects), ma l’insistenza e l’entusiasmo dei fan hanno, alla fine, convinto le due produttrici Nicole Kidman e Reese Witherspoon, a mettere in cantiere una nuova stagione (la HBO, ovviamente, non poteva sperare di meglio). Naturalmente, l’onere maggiore di un’operazione potenzialmente così rischiosa, è finito sulle spalle di David E. Kelley, autore e sceneggiatore della serie, che non avendo più una base letteraria da cui partire, ha dovuto inventarsi un seguito facendo affidamento solo sulle sue doti di scrittore. Intelligentemente, però, Kelley ha deciso di arruolare come co-sceneggiatrice la Moriarty stessa, ben contenta di poter tornare alle sue eroine, e accrescere, così, la sua fama, dopo l’insperata attenzione mediatica seguita alla messa in onda della prima stagione. Quindi, incentrando la trama su quanto rimasto ancora insoluto negli episodi precedenti (le conseguenze del tradimento di Madeleine, l’incapacità di Jane di riuscire a vivere fino in fondo una nuova relazione amorosa), i due autori sono riusciti nella non facile impresa di proseguire in maniera credibilissima la vicenda bruscamente interrottasi con la violenta morte di Perry alla fine della scorsa stagione. Il resto ce lo hanno messo gli attori: della Streep abbiamo già detto, ma pur conoscendo le sue doti, vederla impersonare in maniera perfetta questa madre affranta dalla morte del figlio, lascia quasi disorientati. Mary Louise è una donna provata dalla vita, che, per semplice autodifesa, ha dovuto sviluppare un modo di rapportarsi con gli altri alquanto eccentrico, per non dire sgradevole. Il suo agire, la sua schiettezza spesso surreale, non aiutano lo spettatore a comprendere le sue vere intenzioni e la Streep sembra così a suo agio con il personaggio, che si fa davvero fatica a credere che questa sia stata la prima volta in cui l’ha impersonato (qualcuno ritiene che sia un’esagerazione considerarla non solo la più grande attrice vivente, ma la più grande di sempre?).
Complimenti alla HBO, quindi, per aver deciso di scritturarla. La performance della Streep, però, rischia di far passare in secondo piano le grandi interpretazioni delle altre protagoniste. Ma sarebbe un errore clamoroso: la Kidman incanta, letteralmente, il pubblico vestendo per la seconda volta i panni della sofisticata Celeste. La sua recitazione così equilibrata, capace di rappresentare alla perfezione i differenti stati d’animo del personaggio, è qualcosa che finora non si era mai visto nella lunga carriera dell’attrice australiana. E che dire di Shailene Woodley? E’ lei, probabilmente, la vera sorpresa dello show. Nonostante il dramma subito, la sua Jane resta il personaggio più genuino e istintivo. Quello con cui è più semplice entrare in empatia, o familiarizzare. Merito della Woodley, chiaramente, che si cala nella parte con una naturalezza invidiabile. Solo la Witherspoon non riesce a ripetere l’exploit della prima stagione: l’esuberanza che contraddistingueva il personaggio di Madeleine, rimane quasi sempre soffocata dal rimorso per aver tradito il marito. A guadagnarne è Renata, una strepitosa Laura Dern, che si trasforma in un’autentica mattatrice, e diventa l’assoluta protagonista dei momenti più divertenti e leggeri della serie. Merita una citazione anche Zoë Kravitz, forse un po’ monocorde, ma, comunque, brava a mostrare una donna sopraffatta dal rimorso e, ormai, incapace di nascondere le contraddizioni della propria vita.
Tutto di altissimo livello, quindi, almeno fino a quando Kelley, nel finale, non decide di dare un’improvvisa sferzata alla trama, portando due delle protagoniste a confrontarsi in tribunale. Una soluzione un po’ troppo scontata per un autore già coinvolto parecchie altre volte, nella sua carriera, in serie di ambientazione forense (Ally McBeal, Boston Legal, Goliath), che diventa, purtroppo, anche la parte più debole dello show: troppo melodrammatica e prevedibile per piacere veramente a chi, fino a quel momento, aveva apprezzato i dialoghi raffinati, le interpretazioni di altissimo livello del cast e la regia misurata dell’inglese Andrea Arnold (che non ha fatto, per nulla, rimpiangere l’assenza di Vallée). A ogni modo, è solo una piccola sbavatura, in una produzione che può ambire tranquillamente al podio delle migliori serie televisive in circolazione.
La HBO si è affrettata a dire che questa volta la serie deve essere davvero considerata arrivata alla sua conclusione. Ma il pubblico ha già iniziato a reclamare un’altra stagione: che la Whiterspoon e la Kidman ci ripensino ancora una volta? Di sicuro, a noi non dispiacerebbe affatto.