Nazione: Stati Uniti
Anno: 2018
Episodi: 24
Genere: Comico, commedia
Creata da: Chuck Lorre, Bill Prady
Attori: Johnny Galecki, Jim Parsons, Kaley Cuoco, Simon Helberg, Kunal Nayyar
Voto Filmantropo:
Amy (Mayim Bialik) accetta la proposta di matrimonio di Sheldon (Jim Parsons) ma, mentre fervono i preparativi per il grande evento, Howard (Simon Helberg) e Bernadette (Melissa Rauch) scoprono con disappunto di aspettare il secondo figlio.
Qualcuno dirà: perché recensire una serie che è arrivata alla sua undicesima stagione? Ormai tra satellite, digitale terrestre e streaming, sono così tanti gli show interessanti di cui parlare, che potrebbe sembrare una perdita di tempo soffermarsi su una semplice sit-com. Ma la reale domanda dovrebbe essere: quante serie sono durate così a lungo, riuscendo a non stancare mai, pur ripetendo all’infinito tutta una serie di gag, che, teoricamente, avrebbero dovuto esaurire la loro carica dirompente già parecchie stagioni fa? La pur celebratissima Friends è arrivata agonizzante alla decima stagione e anche senza il legittimo desiderio di alcuni membri del cast, diventati nel frattempo delle star, di prendere altre strade, la serie sarebbe stata chiusa per semplice mancanza di idee. Inoltre, bisogna essere onesti: abbiamo tutti acclamato un film come Ready Player One e non dovremmo fare altrettanto con uno show che, pur prendendosene gioco, omaggia proprio coloro senza i quali la pellicola di Spielberg probabilmente non sarebbe mai esistita? Resta solo da capire quale sia il segreto di tanta longevità. Forse la capacità di evolversi con il passare degli anni: nata come un semplice tributo a tutti i geek di questo mondo, The Big Bang Theory ha, infatti, visto affievolirsi nel tempo la componente “nerd”, per lasciare uno spazio sempre più grande agli sviluppi sentimentali e ai problemi della vita reale dei vari personaggi. Naturalmente le stramberie dei protagonisti non potevano essere eliminate del tutto, anche perché rappresentano indiscutibilmente la parte più divertente della sit-com (a partire dalle manie del più strambo di tutti, lo Sheldon Cooper dello straordinario Jim Parsons, ormai vera e propria icona del piccolo schermo, tanto da riuscire a generare non solo uno spin-off (la poco riuscita Young Sheldon), ma anche veri e propri fenomeni virali come il merchandising legato alla parola “bazinga!”). Inoltre è impossibile negare che chiunque abbia mai provato anche il minimo interesse per gli eroi dei fumetti o per Star Wars, oppure, più in generale, per tutto ciò che ruota intorno alla cultura pop, non faccia fatica a immedesimarsi in qualcuno dei protagonisti dello show. Magari non in Sheldon, ma di sicuro in Leonard, Howard o Raji, emarginati o derisi a causa delle loro passioni, e assolutamente incapaci di farsi notare dal gentil sesso. Ma chi non ha sperato che prima o poi Leonard non riuscisse a far breccia nel cuore di Penny? Altrettanto innegabile è che un’altra ragione del successo debba essere cercata nel cast di supporto, che può annoverare, tra gli altri, veri fuoriclasse come Christine Baranski (che interpreta la madre di Leonard) e Keith Carradine (il padre di Penny). Senza dimenticare i tantissimi cameo di personaggi che interpretano se stessi, tutti riconducibili o all’universo geek come Adam West (il Batman degli anni Sessanta), Stan Lee (il papà dei super-eroi Marvel) o la compianta Carrie Fisher (l’indimenticabile principessa Leia/Leila di Star Wars), o a superstar del mondo scientifico/tecnologico come Stephen Hawking (anche lui purtroppo scomparso nel corso di questa stagione), Elon Musk e Bill Gates. A ogni modo, qualunque sia la ragione, in tutto questo tempo non si ricordano reali momenti di stanchezza o di semplice perdita di verve, e, dopo il lieve appannamento degli anni precedenti, i due creatori Chuck Lorre e Bill Prady (che ancora contribuiscono attivamente ai soggetti dei vari episodi), assieme al loro valente team di sceneggiatori (capeggiato dal bravo Steve Holland), sono riusciti a invertire la tendenza, riportando la serie quasi ai fasti degli inizi, regalandoci diversi episodi memorabili e un finale strepitoso, impreziosito dalla presenza di Mark Hamill, esilarante nella parte di se stesso, e di Kathy Bates, che interpreta la madre di Amy.
Nonostante il successo, sul web si rincorrono voci sempre più insistenti che indicano la chiusura dello show con la prossima stagione. Più che il modesto calo di ascolti (la serie è ancora in grado di catturare, solo negli USA, più di dieci milioni di spettatori a puntata), sembra che le motivazioni reali vadano cercate nei contrasti tra i vari membri del cast (Kaley Cuoco, l’interprete di Penny, per esempio, non ha mai nascosto di soffrire l’eccessiva attenzione della produzione, anche in termini economici, verso Jim Parsons) e nei costi sempre più esorbitanti della produzione (ormai quasi tutti i protagonisti guadagnano circa un milione di dollari a episodio). Se sarà davvero così, non resta che sperare che gli autori ci regalino un finale memorabile, pur consapevoli che sarà difficile, negli anni a venire, farci bastare le repliche dei vecchi episodi, che tante emittenti continuano ancora a trasmettere incessantemente.