Nazione: Stati Uniti D’America
Anno: 2019
Durata: 129 min
Genere: Azione, avventura, fantascienza
Regia: Jon Watts
Attori: Tom Holland, Samuel L. Jackson, Zendaya, Cobie Smulders, Jon Favreau
Voto Filmantropo:
Passati gli eventi che hanno riportato in vita metà dell’universo cinque anni dopo la loro dipartita per colpa del titano pazzo Thanos, per Peter Parker ricomincia la propria vita da studente. Proprio la gita scolastica estiva gli offre l’occasione per riprendersi dalla difficoltà di gestire la propria identità segreta, concentrarsi su un nuovo amore e lasciarsi alle spalle l’incolmabile vuoto lasciato dalla perdita di Tony Stark.
Quando finalmente la Marvel fu in grado di assumere il controllo creativo cinematografico di testa di tela la curiosità era tanta, principalmente perché la Sony aveva esplorato molto dell’universo dell’Uomo Ragno, a sorti alterne, e non pareva ci fosse il modo di gridare al miracolo, salvo ricredersi lungo il percorso. Con Far from Home chiude la fase 3 dell’MCU, si congeda da Tony Stark e si appresta a vivere la prossima fase 4 sotto il segno di Peter Parker.
Il “bimbo-ragno” scoperto da Tony Stark in Civil War è un personaggio costruito ad arte e molto convincente, possiede sì il peso della responsabilità che la sua situazione impone, ma viene ben bilanciato dalla spensieratezza che gli adolescenti hanno, anche quelli super intelligenti. Vive una maturazione graduale ancora da compiersi, mostrando però lampi del grande uomo ed eroe che diventerà, senza mai fare a meno della famosa fortuna dei Parker, pronta a complicare le cose.
Un protagonista convincente ha bisogno di una controparte “villain” di altrettanto spessore per potere completare degnamente il film, ed è qui che è possibile apprezzare il Mysterio interpretato da Jake Gyllenhaal, è difficile rendere credibile che all’interno di un universo popolato da supereroi e divinità possano esistere normali esseri umani in grado di sconfiggerli.
Complimenti vivissimi alla sceneggiatura di Chris McKenna ed Erik Sommers per avere reso tutto ciò plausibile, ed avere ricordato come nel mondo odierno la mancanza di uno spirito critico possa farci affondare nell’oceano delle informazioni che ci pervengono da ogni lato.
La presenza di Iron Man è ancora molto forte nonostante Robert Downey Jr si sia congedato in Endgame, per il giovane Parker ha avuto la stessa importanza di un padre, lo ha aiutato a tracciare la sua futura rotta; appare evidente come, mancando Reed Richards ed altre menti eccelse dei comics americani, sia proprio l’amichevole Spider Man di quartiere a possedere i requisiti necessari per diventare il prossimo Tony Stark; l’unico augurio è che possa farlo con il proprio stile, senza scimmiottare troppo il suo predecessore, perché il confine tra omaggio e plagio presente nel film è molto sottile, e solo i prossimi capitoli potranno definirlo meglio.
In conclusione, Spider Man – Far From Home rappresenta un ottimo secondo capitolo dedicato all’Arrampicamuri, e mostra altri passi avanti che il personaggio sta muovendo nella sua crescita, ne coglie lo spirito più genuino ereditato dai fumetti e lo mescola con la modernità che viviamo ai giorni odierni; dei supereroi Marvel più conosciuti, questo è sicuramente uno dei film più belli. Ammettetelo tigrotti, avete appena fatto Jackpot!
COSA CI E’ PIACIUTO
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La costruzione del protagonista
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Un valido antagonista
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La prima scena postcredit vale il prezzo del biglietto
COSA NON CI E’ PIACIUTO
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Ancora nel 2019, la visione europea degli americani vive di stereotipi
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L’avvio è leggermente lento
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Ancora troppo difficile identificare May Parker in Marisa Tomei