Nazione: Stati Uniti
Anno: 2019
Durata: 99 min
Piattaforma: Netflix
Genere: Fantascienza
Regia: McG
Attori: Jack Gore, Mita Cech, Alessio Scalzotto, Lil’ P-Nut
Voto Filmantropo:
California, al campo estivo “Rim of the World” arrivano tre giovani ragazzi: Alex, ZhenZhen una ragazza cinese e Dariush. Durante una gita, i tre ragazzi si allontanano dal gruppo e incontrano Gabriel, un ragazzo che vive nei dintorni del campo. Contemporaneamente sopraggiungono delle navicelle spaziali contenenti alieni che vogliono invadere la Terra.
Prodotto ed esclusiva targata Netflix, Rim of the World è una storia che ha come protagonisti quattro ragazzi che cercano di salvare il mondo da un’invasione aliena. Il titolo prende il nome dal campo estivo dove accadono i fatti e già dal suo incipit, si ha la consapevolezza di trovarsi al cospetto di un film indirizzato prevalentemente ad un pubblico di adolescenti. Sulla riga di molti titoli realizzati dal colosso dello streaming americano, Rim of the World non riesce a conquistare pienamente lo spettatore per la mancanza principalmente di un legame capace di collegare contemporaneamente i personaggi principali con il pubblico. Presenti troppe scene che portano a rimandi del passato, da Terminator fino ad arrivare al più recente Stranger Things, la pellicola diretta da McG (nome d’arte di Joseph McGinty Nicholnon) ha nulla di originale e unico. I continui collegamenti con pellicole che hanno conquistato il cuore di telespettatori affezionati troppo all’avventura e ai blockbuster, sono davvero molti e finiscono troppe volte per allentare l’attenzione. A incidere sul giudizio globale, c’è anche una scrittura opaca affidata alla penna di Zack Stentz, che con la sua sceneggiatura, non riesce a imprimere mai un ritmo serrato. Un film di fantascienza, che nel suo insieme è facilmente dimenticabile, per il cercare di collegare continuamente una relazione tra il pubblico più adulto, che vive di ricordi nostalgici, con il pubblico adolescenziale.
Troppo forzato e carente di una propria struttura narrativa, il racconto solo nella seconda parte cerca di velocizzare i fatti, con un risultato che lascia però scontenti tutti.