Nazione: Stati Uniti
Anno: 2018
Durata: 115 min
Genere: Azione, fantastico, avventura
Regia: Scott Derrickson
Attori: Benedict Cumberbatch, Chiwetel Ejiofor, Rachel McAdams, Mads Mikkelsen, Tilda Swinton
Voto Filmantropo:
Dopo aver avuto un incidente automobilistico, che gli causa un imperfetto uso degli arti, Stephen Strange (Benedict Cumberbatch) ex neurochirurgo, decide di andare alla ricerca di Kamar-Taj, per incontrare l’Antico (Tilda Swinton). Dopo una serie di allenamenti, l’allievo diventerà Doctor Strange padrone delle arti mistiche, riuscirà a manovrare il tempo con l’occhio di Agamotto e dovrà combattere Kaecilius (Mads Mikkelsen), servo di Dormammu che ha rubato le pagine sacre all’Antico.
Tempo e spazio: sono gli elementi che caratterizzano la pellicola diretta da Steven Dickenson. Benedict Cumberbatch è perfetto nel ruolo del supereroe che padroneggia le arti mistiche, portando Doctor Strange ad essere sia un film sia piacevole, che unico nel suo genere. Orgoglioso del proprio lavoro e del suo ego, Stephen Strange è un neurochirurgo molto determinato, anche perché ha la possibilità di condividere la vita lavorativa all’interno dell’ospedale, con Christine (Rachel Mc Adams) cinica e semplice assistente. Sarà un fatale incidente automobilistico a far cambiare la vita di Stephen costringendolo a farsi eseguire sul suo corpo, una serie di interventi chirurgici, col tentativo di cercare di fargli riguadagnare la mobilità degli arti, tanto voluta e ridesiderata. Purtroppo una riabilitazione non riuscita, porteranno il futuro mago delle arti mistiche, ad andare alla ricerca di Jonathan Pangborn conosciuto per essere guarito dopo un grave incidente. Il ragazzo paraplegico porterà l’ex neurochirurgo alla ricerca di Kamar-Taj, dove incontra l’Antico (Tilda Swinton), e l’allievo Karl Mordo, ma soprattutto porteranno l’attore di “The imitation game”, dopo aver fatto molti progressi e leggendo anche i libri, la manipolazione del tempo grazie all’Occhio di Agamotto. Ma sopratutto bisogna combattere Kaecilius, utilizza le pagine rubate, precedentemente all’Antico, per evocare Dormammu della Dimensione Oscura. Un lungometraggio mai banale sempre ben coordinato, porta alla riuscita di un film ben amalgamato, tale da portare alla nascita di un personaggio ben consolidato e determinante per l’universo cinematografico targato Marvel. Strange-Chumberbatch, un ottimo binomio intersecato divinamente, tale da creare un sodalizio forte per quello che è, e che sara l’universo della casa ormai di proprietà Disney. Tilda Swinton in sincronia e un Mads Mikkelsen con perfettamente in dosso il ruolo del cattivo, danno origine a un prodotto ben riuscito e avvincente. Impeccabili le scenografie coordinate da Charles Wood capaci di dare sempre piena profondità alla pellicola e creare quella profondità tale da nell’assicurarsi, un posto come bussola importante all’interno dello scacchiere Marvel. Riuscire a fermare lo sguardo, per crearsi una propria idea di film, in cui a far da padrone ci sono il tempo e le sue sfaccettature. Normannu ottimamente assistito da Kaecilius, è la speciale candelina sulla punta di una torta ben farcita. Doctor Strange ridefinisce gli spazi, ferma il tempo e mediaticamente confeziona un prodotto assai gradito e ben strutturato. Una lancetta dei minuti fondamantale, all’interno del quadrante dell’universo Marvel.