Nazione: Stati Uniti
Anno: 2018
Episodi: 10
Piattaforma: Netflix
Genere: Fantascienza, thriller
Creatore: Laeta Kalogridis
Attori: Joel Kinnaman, James Purefoy, Martha Higareda, Chris Conner
Voto Filmantropo:
Anno 2384, la coscienza e le funzioni vitali di ogni individuo umano si possono spostare da un corpo all’altro (custodia) attraverso una pila. Il mondo nuovo è incentrato sull’immortalità, in una società in cui i Mat (abbreviativo di Matusalemme) guardano con superiorità le vite dei comuni esseri umani, grazie alla loro possibilità di cambiare continuamente le loro custodie. Takeshi Kovacs (Joel Kinnaman) viene risvegliato dal suo sonno da Laurens Bancroft (James Purefoy), un ricco Mat per poter risolvere il suo misterioso caso di omicidio.
Altered Carbon è capace di raccontare tutte le risposte che lo spettatore si aspetta di trovare guardando un tipico prodotto Cyberpunk. Un racconto cruento, che ha fatto fatica a trovare chi volesse azzerdare sulla realizzazione di una serie basata sul romanzo di Richard Morgan, (titolo originale Bad City). Un mondo privo di emozioni, che si distaccano ormai dagli standard della nuova società. Una nuova realtà agrodolce, in cui Takeshi dovrà capire chi ha permesso la morte di Laurens Bancroft, ma dovrà anche analizzare del perché il nuovo corpo attira così tanto l’attenzione delle persone. Fotografia in perfetto stile Blade Runner, che strizza l’ occhiolino al Minority Report di Steven Spielberg. Buona l’interpretazione di Joel Kinnaman, che ha anche la forza di esaltare anche i personaggi secondari, come il barista Edgar Allan Poe dell’hotel “Raven” (Chris Conner). Altered Carbon funziona ed è interessante come si sia creata una base solida su cui sviluppare la produzione dei restanti due capitoli della trilogia. Emergono però, delle lacune di una sceneggiatura non sempre perfettamente lineare soprattutto nelle fasi finali. L’esperienza di Netflix nel mondo del cyberpunk risulta essere a tutti gli effetti positiva e ben riuscita.